Roma 2025-2150. La città in cinque atti

Paolo Marcoaldi architetto, PhD, è ricercatore a tempo determinato presso il Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza Università di Roma. La sua attività didattica e di ricerca è incentrata sui temi e i metodi del progetto in architettura, con particolare riferimento al patrimonio esistente. Tra le pubblicazioni: Per la città di Viterbo (Quodlibet, Macerata 2018, Menzione al premio Gubbio) e 7 tipi di scale (Aracne, Roma 2015, Premio Nazionale Divulgazione Scientifica 2016 Scienze dell’ingegneria e dell’architettura). Tra le sue collaborazioni più significative va ricordato il Fellini Museum di Rimini, premio IN/Arch 2023.

 

“Per iniziare ho scelto di lavorare con un set di immagini che rappresentassero un arco temporale di 125 anni, dal 2025 al 2150. Questo set è stato organizzato per evolversi da uno scenario simile a quello attuale in un crescendo drammatico, che culmina in due tentativi di rinascita distinti e quasi opposti. Con l'aiuto di ChatGPT 4 ho sviluppato un prompt dettagliato, che successivamente è stato utilizzato all’interno di due generatori di immagini: DALL-E e Midjourney. Questo prompt è stato raffinato continuamente fino al raggiungimento del risultato finale. Per assicurare coerenza, tutte le immagini sono state realizzate utilizzando la stessa camera, e a ciascuna immagine è stato attribuito uno specifico riferimento artistico e iconografico.”

 

Breve descrizione del progetto

Ogni storia richiede una narrazione strutturata e convincente, specialmente i racconti per immagini. Le cinque immagini richieste dal concorso sono diventate altrettante occasioni per descrivere Roma in un arco temporale che va dal 2025 al 2150.

Nel 2025 una pandemia devastante svuota la città, lasciandola priva dei suoi abitanti. Nel 2035, Roma è scossa da gravi disordini. Entro il 2050 le macchine senzienti prevalgono sugli uomini e iniziano a riadattare un contesto organizzato dall'uomo per circa 3000 anni. Nel 2100 la Terra è in gran parte inabitabile, uomini e macchine coesistono in grandi conurbazioni sotto cupole trasparenti, ultimi baluardi contro l'apocalisse. Nel 2150 uomini e macchine intraprendono il più grande esodo della storia, per trasferire la vita su Marte e replicare i modelli insediativi umani, a cominciare dalla ricostruzione di Roma.

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Maurizio Cintioli "ANDROIDI A ROMA"